Istruire e non proibire: ecco la ricetta per avvicinare adulti e soprattutto giovani al mondo del vino. Educando il pubblico ad un uso moderato delle bevande alcoliche e facendo cultura, ricordando anche che un bicchiere al giorno fa bene alla salute, si possono infatti prevenire gli abusi. Questo il tema dell’incontro tenutosi di recente, nella sala convegni della Cantina di Monteforte D’Alpone, dal titolo “Vino e salute”, organizzato dal Consorzio del Soave, all’indomani dell’approvazione dalla commissione per gli Affari sociali della Camera della legge che vieta la vendita e la somministrazione ai minori di 18 anni di bevande alcoliche. Al convegno hanno preso parte anche Massimino Stizzoli, presidente della Cantina di Monteforte, Carlo Tessari, sindaco del comune di Monteforte d’Alpone e Luigi Frigotto, assessore alle Politiche agricole della Provincia di Verona. Secondo le ricerche presentate, gli effetti positivi del vino non appartengono solo al rosso, ma anche al vino bianco, che, consumato moderatamente, sarebbe un vero e proprio toccasana. Assunto in dosi contenute, circa un bicchiere a pasto, farebbe anche bene al cuore, prevenendo l’infarto ed aiutando i tessuti a rimanere più giovani. Secondo i ricercatori, negli animali che hanno bevuto vino bianco si è sviluppata una protezione dai danni dell’infarto che sarebbe dovuta a una forte attenuazione dell’apoptosi, cioè della morte cellulare programmata, nel tessuto cardiaco. Scoperta di grande valore scientifico, ma anche comunicativo, se si pensa che il tema “vino e salute” aveva fino ad oggi interessato per lo più numerose ricerche sul vino rosso. “Capire e non proibire è l’approccio corretto per affrontare il tema del consumo di vino che deve essere sempre moderato e consapevole – commenta Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio del Soave – senza dimenticare che non è più possibile né giusto porre sullo stesso piano alcolici e super alcolici”.
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