Il mercato mantiene un ciclo relativamente espansivo, più accentuato sulla tipologia spumante (+19%), dove il Prosecco porta l’Italia a una performance a valori del +23%, a prezzi in leggero aumento rispetto al primo semestre dell’anno scorso (+5%).
Sul fronte dell’imbottigliato, invece, la crescita generale pare più blanda: in terreno negativo le spedizioni fisiche (-2%), +3% la crescita a valore, a 2,1 miliardi di dollari, a cui contribuiscono da una parte le buone performance di Francia e Italia (+8%), mentre la zavorra è portata da australiani (-10%), argentini (-3%, in recupero comunque sul primo trimestre) e cileni (-8%). Per gli spagnoli arrivano invece buone notizie, con l’inversione di tendenza rispetto al primo quarto d’anno, sia sul lato bollicine (+7%) che su quello dell’imbottigliato, dove dal -4% di marzo si passa a un +3%. Se la Germania si accontenta di un +3%, a fronte di volumi in calo, con una discreta crescita sui prezzi, il Sudafrica continua a perdere terreno, mentre la palma di best performer va ai neozelandesi, con crescite a due cifre sia a volume che a valore, con prezzi invariati: da manuale dell’esportatore insomma.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Dipartimento al commercio Usa