Secondo quanto scrive la National Restaurant Association in un report pubblicato a fine novembre, i consumatori americani, a cinque anni dallo scoppio della crisi, sarebbero ancora cauti nei loro acquisti.
Tra gli oltre mille intervistati dalla NRA il 36% ha dichiarato di giudicare le proprie possibilità finanziarie sufficienti (fair), mentre il 18% le considera scarse (poor).
Si tratta per entrambi i gruppi del solo 5% in meno rispetto al quanto dichiarato poco dopo lo scoppio della crisi nel 2010, e oggi solo l’8% giudica ottime (excellent) le proprie condizioni finanziarie.
Preoccupati delle proprie possibilità economiche, ben 7 consumatori americani su 10 dichiarano di trattenersi di fronte alle spese.
Ciò impatta anche sui consumi fuori casa. Secondo il sondaggio, infatti, il 38% degli adulti americani intervistati ha dichiarato che non mangia fuori quanto vorrebbe, mentre il 41% si limita anche nell’acquisto di cibo da asporto.
La cautela negli acquisti è stata evidenziata non solo nei meno abbienti ma anche nelle classi benestanti. Il 55% di coloro che hanno un reddito annuo superiore ai 100mila dollari ha rallentato le proprie spese e il 20% di questi l’ha fatto in modo consistente. Il restante 45% non ha rallentato la sua spesa.
Particolarmente significativo il fatto che tra coloro che guadagnano meno di 35mila dollari all’anno, solo il 24% non ha rallentato la sua spesa, percentuale che sale al 27% tra quelli che guadagnano ogni anno tra i 35 mila e i 49.999 dollari. La percentuale di confidenza cresce dunque al crescere del reddito.
Sebbene dunque sia ancora diffusa la preoccupazione tra i consumatori americani (il 10% è regolarmente preoccupato della propria condizione finanziaria) esistono aree di ottimismo.
Il 34% degli intervistati da NRA, infatti, crede che la propria condizione economica migliorerà nel 2015, mentre il solo 8% non è ottimista e ipotizza un ulteriore peggioramento delle proprie finanze per il prossimo anno.
FEB