Presso il Laboratorio de Robótica Agrícola dell’Universidad Politécnica de Valencia (UPV) si lavora da diversi anni al progetto Vine Robot, testo allo sviluppo di un mezzo robotico utile alla rilevazione dello stato di maturazione delle uve, e quindi capace di guidare il viticoltore nella scelta del momento più favorevole per la raccolta.
Il progetto, finanziato dall’Unione Europea con 2 milioni di euro, è coordinato da Javier Tardaguila dall’Università della Roja e vi partecipano ricercatori spagnoli, francesi, tedeschi e italiani, per un totale di 8 partner tra cui 5 aziende e 3 enti di ricerca (in particolare, oltre alla sovra citate università di Valencia e della Roja, segnaliamo la tedesca Geisenheim University)
Come raccontato da Agrodigital, al momento è in fase di sperimentazione il secondo prototipo del programma, denominato Vine Robot II. Questo, come già il precedente, è capace di muoversi autonomamente tra i filari di un vigneto e raccogliere, in modo non invasivo, dati che sono poi elaborati e resi disponibili in tempo reale.
Tra le principali novità del secondo prototipo, un migliorato sistema di navigazione automatica, e un nuovo sistema di visione artificiale, capace di discriminare con un alto livello di dettaglio la presenza di uva e di foglie, rilevando anche la quantità di azoto presente nelle foglie e il livello di antociani nei grappoli. Il sistema è in parte alimentato attraverso pannelli solari.
Il prototipo Vine Robot II è stato lo scorso 7 settembre a Buzet, in Francia, presso la cooperativa VIBU (Les Vignerons de Buzet), partner ufficiale del programma. Qui, infatti, sono in corso le sperimentazioni in campo del macchinario.
FEB