La Commissione Europea ha proposto una totale apertura verso i mercati dell’Unione per i vini prodotti nella Repubblica di Moldavia.
Scopo della azione europea è quello di sostenere l’industria del vino moldava in un momento di difficoltà nell’export di vino verso i suoi tradizionali mercati di esportazione, soprattutto quello russo.
Dall’11 di settembre, infatti, la Russia ha messo nuovamente al bando i vini moldavi, ufficialmente per motivi sanitari ma, sostiene qualcuno, con uno scopo più precisamente politico: una reazione dunque alle politiche moldave che Mosca ritiene troppo filo-occidentali.
Il rumeno Dacian Cioloş, Commissario per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale dell’Unione Europea, ha dichiarato: “Il mercato dell’Unione europea è un’alternativa sostenibile e un polo vitale di stabilità per il settore vitivinicolo moldavo. Una completa apertura del mercato comunitario per i vini moldavi, in un momento in cui gli agricoltori moldavi sono in difficoltà, dimostra che l’Unione Europea è anche uno spazio di solidarietà, oltre ad essere un progetto d’integrazione economica di grande successo”.
La proposta di apertura dell’UE arriva in anticipo sul previsto trattato di libero scambio Deep and Comprehensive Free Trade Area (DCFTA) annunciato lo scorso giugno, e che dovrebbe essere siglato nel prossimo mese di Novembre in occasione dell’Eastern Partnership Summit che si terrà nella città lituana di Vilnius. Il DCFTA prevede la completa liberalizzazione, senza alcuna restrizione per i mercati UE, delle importazioni di vino moldavo, revocando l’attuale regime di Autonomous Trade Preferences, che prevede una quota massima annua d’importazione di 240.000 hl.