L’export francese 2013 di vino ha raggiunto, secondo i dati FEVS (Fédération des Exportateurs de Vins & Spiritueux de France), 174,8 milioni di casse da 9 litri. Si tratta di una perdita in volume del 3,1% rispetto a quanto spedito all’estero nel 2012, calo contenuto al solo 0,1% in valore per un totalizzato di 7,6 miliardi di euro. Inoltre, almeno in valore, fanno bene lo Champagne +1% e gli spumanti +2,4%.
Se al vino si aggiungono i superalcolici la percentuale di perdita in volume sull’anno precedente sale al -3,3%, quella in valore al -0,4% per un totale di 9,5 miliardi di euro, con il Bordeaux, lo Champagne e il Cognac che insieme rappresentano il 60% del fatturato.
Cedono tutte le categorie di vino, con il risultato peggiore raggiunto dai vini a basso prezzo senza indicazione geografica, – 17,3% sul 2012 e un totale di 14,3 milioni di casse. Più contenute invece le perdite di Champagne e AOC, -1%.
Secondo quanto dichiarato da Louis Fabrice Latour, Ceo di FEVS, visto l’attuale contesto economico, i numeri del 2013 possono comunque essere considerati un risultato notevole, anche se non si possono nascondere le perdite di posizione nei principali mercati di destinazione francesi.
FEB