Senza voler entrare nel dibattito relativo alla presenza, all’utilità o meno, o all’impatto sulla salute dei solfiti nel vino, aggiunti o formatisi naturalmente, vi riportiamo una storia di crowdfunding che ha portato alla creazione di un dispositivo capace di ridurne la quantità in un vino al momento della mescita. Ne ha parlato recentemente la rivista Decanter, riprendendo la notizia dell’avvio di questo progetto, pubblicata dalla stessa testata l’anno scorso.
Üllo, questo il nome dell’innovativo dispositivo, è stato infatti ora lanciato sul mercato, alla fine di un percorso partito dalla richiesta da parte di un giovane chimico di Chicago, James Kornacki, di un finanziamento collettivo dal basso attraverso il sito Kickstarter.
La raccolta fondi ha raggiunto la consistente cifra di 300mila dollari, grazie all’apporto di più di duemila piccoli investitori, e così Kornacki ha potuto dare il via al suo progetto.
Si tratta in particolare di un filtro realizzato con un polimero commestibile che, applicato sopra un bicchiere al momento della mescita, promette di poter ridurre la quantità di solfiti presenti nel vino, riportandolo – questo quanto dichiarato dal suo inventore – allo “stato naturale”.
FEB