Se tanti e sempre nuovi sono gli studi sugli effetti negativi o positivi del consumo di alcolici, quasi mai si parla dell’impatto del settore vendite di vino, birra e superalcolici sull’economia e sul mercato del lavoro. Ci ha pensato l’American Beverage Licensees (ABL), associazione di categoria americana che raggruppa quasi 20mila dettaglianti di bevande alcoliche, che ha provato a quantificare proprio gli effetti economici di questo settore negli Stati Uniti.
I dati del 2012 Economic Impact Study of America’s Beer, Wine and Spirits Retailers sono significativi: 2.211.520 posti di lavoro e un impatto economico totale di quasi 185 miliardi di dollari (184.713.505.900).
Ecco qualche dettaglio. Settore vendita (on e off premise): 1,450 milioni di posti di lavoro per circa 33,757 miliardi di dollari in salari e un impatto economico di 64,677 miliardi di dollari.
Settore fornitori: 241.110 posti di lavoro, 12,899 miliari di dollari in stipendi e impatto economico di 44,837 miliardi di dollari.
Indotto: 520.560 posti di lavoro, stipendi per 24,487 miliardi di dollari e impatto economico di 75,198 miliardi di dollari.
Impatti fiscali: 31 miliardi tra tasse statali e tasse federali.
Insomma vendere alcolici al dettaglio porta bene all’economia americana. John Bodnovich, direttore esecutivo di ABL, commentando lo studio, ha sottolineato che le piccole imprese dedite alla vendita al dettaglio di alcolici stanno facendo la loro parte e sono parte attiva della spina dorsale economica degli Stati Uniti.
FEB