L’estate australiana è stata quest’anno particolarmente calda e secca; ora, a vendemmia iniziata, il pericolo siccità si fa sempre più consistente. L’Australian Centre for Climate ha registrato temperature particolarmente elevate, dichiarando lo stato di siccità nelle regioni orientali. L’impatto del clima stagionale (gelate di ottobre e la siccità di questi giorni) sui rendimenti non è ancora bene stimabile ma Wine of Australia, autorità governativa per la regolamentazione e la promozione dell’industria del vino, rimane ottimista sulla qualità del raccolto, precisando che molti viticoltori hanno tempestivamente messo in atto misure proattive per minimizzare l’impatto del grande caldo.
In questo contesto c’è però anche chi teme la possibilità della troppa pioggia; è il caso, ad esempio, di Drew Tuckwell, enologo presso un produttore della regione di Molong a ovest di Sidney, del quale l’agenzia di stampa ABC News ha raccolto le preoccupazioni. A parere di Tuckwell infatti la pioggia di fine febbraio ha portato la situazione di alcuni vigneti “sul filo del rasoio”, aumentando la possibilità della comparsa di malattie nella delicata fase del raccolto.
FEB