Negli Stati Uniti le vendite di champagne hanno superato nel 2016 il volume di 1,4 milioni di casse, +5% rispetto all’anno precedente, crescita percentuale che si fa ancora più evidente se si restringe il campo ai soli sei marchi più forti che insieme totalizzano 1,14 milioni di casse, corrispondenti a una crescita media del 6,5%. Questi e i seguenti sono dati Impact Databank, diffusi da Shanken News Daily che ha pubblicato sulle sue pagine web il ranking 2016 vs 2015 delle vendite di Champagne in Usa per marchio (quello 2015 si può vedere qui).
La fortuna dello champagne in terra statunitense, sostenuta dalla premiumization, si inserisce da alcuni anni nel più generale fenomeno della popolarità degli sparkling e quindi in quello della tendenza da parte delle nuove generazioni a consumare sempre più spesso vini spumanti.
Le prime sei posizioni rimangono stabili rispetto al 2015, ma le variazioni dei volumi sono significative.
Veuve Clicquot si conferma il marchio più forte: 483mila casse nel 2016, +6,5% rispetto all’anno precedente. Al secondo posto ancora una volta Moet & Chandon, 415mila casse nel 2016 (+8,6% vs 2015). Sommando insieme quasi 900mila casse, i due brand importati e distribuiti da Moet Hennessy USA (LVMH), valgono più della metà di tutto il mercato statunitense dello champagne. Si tenga presente poi che nei volumi di Moet & Chandon non sono stati considerati quelli delle bottiglie marchiate Dom Perignon, che da sole cumulano 61 mila casse, posizionando il marchio al 5 posto assoluto per volume.
Al terzo posto Perrier-Jouet, ma l’etichetta importata da Pernod Richard USA perde il 3,6% nel 2016 raggiungendo 77mila casse (erano state 80mila l’anno precedente). Cresce invece
Nicolas Feuillatte (Ste. Michelle Wine Estates): +7,9% e 62mila casse, in seguito ad un 2015 di stallo. Quinto come detto Dom Perignon, +4,3%.
Chiude la classifica dei sei brand più forti Piper Heidsieck (importato dal gruppo Terlato Wines International) con 45 milioni di casse, +7,1% sull’anno precedente.
Tutti gli altri marchi insieme hanno accumulato nel 2016 vendite per 297mila casse, volume di poco inferiore (-0,1%) a quello 2015, ma ancora una volta significativo, perché conferma il fatto che le venite di champagne negli Stati Uniti sono ancora appannaggio dei marchi più forti.
FEB