Presso l’Università di Adelaide è stata sviluppata un’applicazione per smartphone che permetterà ai viticoltori di monitorare l’incidenza dell’oidio sulla vite. Lo si legge in un comunicato, diffuso dallo stesso istituto universitario (si veda qui il testo in lingua inglese)
TMapp, questo il nome dell’App, è stata realizzata in collaborazione con Wine Australia ed è parte di un più ampio progetto teso proprio a stabilire misure obiettive e metodi analitici per quantificare la presenza di oidio sulle piante di vite. A capo del progetto in questione c’è la professoressa Eileen Scott (cattedra di Plant Pathology alla University’s School of Agriculture, Food and Wine).
L’oidio costa all’industria del vino australiana circa 76 milioni di dollari australiani ogni anno, tra perdite in rendimento e costi di controllo della malattia.
Con PMapp, che sarà disponibile sia per dispositivi Apple che per dispositivi Android, attraverso l’elaborazione di un’immagine visiva, calcola la percentuale di grappoli colpiti in una pianta (quindi l’incidenza della malattia) e la percentuale della superficie interessata (e quindi gravità della malattia); i dati sono poi riportati su di un foglio di calcolo da cui possono essere fatte successive analisi.
FEB