L’abolizione dell’Escalator, la scala mobile sulla tassazione degli alcolici (ne abbiamo parlato qui) avrà certamente effetti positivi sul mercato degli alcolici nel Regno Unito. Lo stato delle cose, lo dice l’ultimo report della WSTA, è ancora infatti precario, sia nell’on che nell’off trade, e pure l’atteso boom del periodo natalizio lo scorso anno non si è avverato. Solo spumanti e cocktail infatti hanno dato risultati incoraggianti nel 2013.
Ecco, di seguito, quanto di più interessate appare nel report.
Le vendite di vino sono diminuite nell’anno del 2%, nelle ultime 12 settimane del 3%. È il quarto anno consecutivo di calo anno su anno.
Diversamente gli spumanti balzano in avanti dell’8% sul lungo periodo e del 7% nel breve; del 23% nel periodo 2011 – 2013.
Lo Champagne cede il 2% nel 2013 sull’anno precedente in linea con in vino fermo.
I superalcolici lo scorso anno hanno ceduto l’1% ma il whisky importato ha continuato al sua performance, potenziato dalle campagne di marketing di Natale.
In generale, i prezzi sono in crescita a un tasso molto più alto rispetto ai volumi di vendita, in praticamente tutte le categorie. I consumatori tuttavia scelgono sempre di più nella direzione della qualità, indirizzandosi verso i prodotti Premium.
Il settore on-tade ha perso il 6% nell’anno, a causa soprattutto di un -7% nelle vendite di birra.
FEB