L’export di vino da Sudafrica ha raggiunto nel 2016 il volume di 4,285 milioni di ettolitri e il valore di 9 miliardi di rand (circa 651 milioni di dollari euro), per un incremento sull’anno precedente del 2% nelle quantità e del 10% nel fatturato. Fonte di questi e dei seguenti dati il report annuale di mercato di Wines of South Africa (WOSA), diffuso lo scorso 22 febbraio.
L’Europa è la prima destinazione del vino sudafricano. In particolare il Regno Unito è tra i responsabili della positiva evoluzione 2016 del valore delle spedizioni. Sebbene, infatti, l’UK abbia diminuito (e del 14% in valore) l’acquisto di vino sudafricano in cisterna, ha allo stesso tempo incrementato quello di vino imbottigliato del 15%. Ciò ha significato una crescita del 9% del prezzo medio di vendita.
Le spedizioni verso la Germania (secondo paese dell’export sudafricano dopo l’UK) sono invece cresciute del 12%, incremento che arriva al +22% per le spedizioni verso i Paesi Bassi e ancora meglio ha fatto la destinazione Canada, +29%.
La variazione delle spedizioni in valore 2016 vs 2015 è stata del 19% verso la Cina, e del 7% verso gli Stati Uniti.
Si noti che, più in generale, mentre nell’anno l’export di vino in cisterna si è incrementato in volume del 7%, quello d’imbottigliato di fascia di prezzo tra i 40 e i 60 rand per bottiglia (quindi circa 2,8 – 4,3 euro) è cresciuto del 29%; al contrario diminuiscono le spedizioni in volume del vino di fascia di prezzo inferiore a 20 rand/bottiglia (-29%) e quelle di vino di prezzo inferiore a 40 rand/bottiglia (-4%), ad indicare proprio una tendenza verso la crescita delle fasce più alte. Ciò si può leggere anche quale primo risultato della strategia di lungo periodo dell’industria del vino sudafricana, che entro il 2025 vorrebbe invertire il rapporto nella produzione tra vino sfuso e vino confezionato, portando quest’ultimo al 60%, anche in prospettiva export (ne avevamo parlato qui).
FEB