Il Presidente del Consejo Regulador del Cava, Gustavo García Guillamet, in un incontro con la stampa dello scorso 28 febbraio, ha annunciato che con un incremento di 9 milioni di bottiglie nelle esportazioni i Cava hanno raggiunto un nuovo record. Le vendite per il 2012 hanno totalizzato nel complesso (consumo interno più esportazioni) circa 243 milioni di bottiglie, l’incremento in volume sul 2011 è di circa 3,6 milioni di bottiglie.
Il mercato delle esportazioni è cresciuto del 6,02% fino a 161 milioni di bottiglie mentre, diversamente, le vendite interne (81 milioni di euro in valore) sono calate del 6,28% sul 2011 (calo comunque inferiore a quello del 2011 sul 2010). Tirando le somme, Gustavo García Guillamet si ritiene soddisfatto, visto il clima di recessione, per una crescita media tra consumi interni ed export, del 1,53%.
L’Europa è la destinazione in cui si concentrano maggiormente le spedizioni. Si tratta del 74% delle vendite all’estero per volume e circa 119,6 milioni di bottiglie (+5,32% sul 2011). I paesi extra Europa invece hanno assorbito circa 41 milioni di bottiglie, con un trend positivo ancora maggiore, 6,94% sul 2011.
La Germania è il maggior importatore di Cava, 39,46 milioni di bottiglie (-2,24%); segue il Regno Unito, 35,92 milioni di bottiglie e un incremento delle vendite del 12,42%. Il Belgio dal canto suo conferma la sua terza posizione come acquirente estero aggiudicandosi quasi 25 milioni di bottiglie (24,84 milioni per la precisione). Al quarto posto gli Stati Uniti che tuttavia diminuiscono le acquisizioni di un leggero 0,82%, e al quinto il Giappone che fa registrare un consistente incremento delle importazioni di Cava del 32,92% fino a 7,3 milioni di bottiglie. La Francia, al sesto posto, prende 4,96 milioni di bottiglie con un ottimo incremento del 17,52%.
Sono particolarmente interessanti, per crescita percentuale delle importazioni, i mercati emergenti di Brasile (+8,8%), Cina (+64%), Russia (+64%); si conferma anche per i Cava dunque l’opportunità e la necessità, suggerita da molti, di guardare oltre i mercati tradizionali.
FEB