Questa primavera Wine Intelligence aveva rilevato che in Russia è in crescita il consumo di vino importato (noi ne abbiamo parlato qui); l’Italia sta facendo la sua parte in questo mercato, tanto è vero che proprio lo scorso giugno (si veda qui), il nostro Paese ha sorpassato la Francia come primo paese fornitore di vini in bottiglia.
Importare prodotti in Russia rimane tuttavia non sempre semplice e così il prezzo al consumo di alcune categorie di alcolici esteri può essere addirittura maggiore di quello dei negozi al dettaglio della confinante, e più ricca, Norvegia. La notizia è apparsa su un quotidiano norvegese ed è stata diffusa dall’ufficio di Oslo di UbiFrance. Sembra, infatti, che proprio a causa dei prezzi più elevati, ci siano sempre più cittadini russi che attraversano il più settentrionale dei confini continentali d’Europa per acquistare prodotti come Champagne, cognac e fine wine in genere. Il fenomeno è stato registrato fin dal 2012 e ricorda quanto avviene in Finlandia o in Svezia, dove, sempre allo scopo di trovare prezzi minori, un buon numero di cittadini attraversa il confine per recarsi nei paesi limitrofi, specie in Danimarca, ad acquistare alcolici (si veda qui).
FEB