Roger Scruton si è aggiudicato il premio Masi per la Civiltà del Vino 2016. Il filoso britannico firmerà, il prossimo 1 ottobre, la storica botte di Amarone da 35 anni simbolo del riconoscimento, come annunciato da Sandro Boscaini vicepresidente della Fondazione Masi, organizzatrice dell’evento, e presidente di Masi Agricola.
Accademico, curatore, editore, avvocato e autore di opere che spaziano dall’estetica all’etica fino alla politica, Roger Scruton (1944) nel suo libro “Bevo dunque sono” (2009) ripercorre la storia e le implicazioni filosofiche di un patrimonio su cui si fonda la civiltà occidentale, esaltandone il valore materiale e spirituale. Considerato uno dei più famosi e influenti filosofi conservatori contemporanei, europeista nell’animo ma sostenitore della Brexit, Roger Scruton declina il suo talento intellettuale nella comprensione e nella difesa delle conquiste della cultura occidentale. Tre le parti in cui si suddivide la sua guida eno-culturale, frutto di 12 anni di lavoro: la prima, autobiografica, in cui Scruton narra la sua iniziazione al vino, francese in particolare ma con molti riferimenti anche a quello italiano, dal Chianti al Nero d’Avola fino all’Aglianico. La filosofia prende il sopravvento nella seconda parte del saggio: estetica e significato religioso del vino abbandonano il linguaggio retorico e roboante a favore di un canone lineare e comprensibile. Ma è l’appendice a suscitare le suggestioni dell’intelletto con un invito a riflettere per sorsi, abbinando ai grandi filosofi l’etichetta più adeguata. Così se un bicchiere di Chianti è il miglior compagno per introdursi alla Fenomenologia dello spirito di Hegel, il Montepulciano “d’ogni vino re” sarà la guida per Tommaso d’Aquino.
Sandro Boscaini: “La scelta di premiare Roger Scruton arricchisce la contaminazione culturale che da 35 anni guida la giuria del Premio. Nella sua opera, il vino si conferma nella sua accezione più vera e profonda, ossia di essere non una semplice bevanda ma anch’esso testimone, nel tempo, della storia dei popoli e del loro territorio”. Gli altri protagonisti del XXXV Premio Masi sono: l’artista Giosetta Fioroni compagna di vita dello scrittore veneto Goffredo Parise (di cui ricorre quest’anno il trentennale della morte), il fumettista e disegnatore Lorenzo Mattotti, l’attore comico e scrittore Natalino Balasso (tutti e tre per la sezione Civiltà Veneta), e la filosofa scrittrice Ágnes Heller per il Grosso d’Oro Veneziano.