Con buona probabilità le aste di fine wine non raggiungeranno nel 2012 i risultati stellari del 2011. La notizia è stata lanciata da Reuters pochi giorni fa: secondo gli osservatori internazionali il mercato mondiale delle aste di vino non supererà i 400milioni di dollari quando lo scorso anno si erano superati i 500 milioni.
La causa principale della diminuzione di valore è da attribuirsi, a parere di John Kapon, auctioneer di Acker Merrall & Condit (casa d’aste americana specializzata proprio in fine wine), alla caduta tra il 30 e il 50% dei prezzi dei vini di Bordeaux. Questi vini, infatti, contano nel mercato delle aste di fine wine per il 50%, quelli di Borgogna per il 35%, mentre la fetta percentuale rimanente va divisa soprattutto tra i vini italiani e californiani.
Secondo Jamie Ritchie di Sotheby’s i prezzi subiranno un appiattimento nel prossimo futuro prima di riprendere una lenta ma costante crescita. Il mercato, ha aggiunto lo stesso Ritchie sarà inoltre condizionato dalla minor quantità di fine wine disponibile sul mercato.
Più ottimista si è invece dimostrata la casa d’aste Christie: il suo esperto Charles Curtis ha dichiarato, infatti, che i significativi risultati ottenuti nelle ultime aste dai top wine di Borgogna compensano in parte le perdite causate dai vini di Bordeux; anche i vini italiani e quelli francesi della valle del Rodano stanno ottenendo buoni risultati. Rimane tuttavia anche per Curtis il problema della scarsa disponibilità.
Dati significativi per questo mercato vengono anche dalla lettura del Wine Spectator Magazine Auction Index che ha fatto registrare un fall del 3% nelle aste di fine wine statunitensi per il terzo trimestre 2012. Il prezzo medio per lotto venduto è sceso dai 3.616$ del terzo trimestre 2011 a 2.300$ dello stesso periodo di quest’anno.
FEB