L’associazione dei viticoltori neozelandesi New Zealand Winegrowers prevede che, da qui al 2018, la superficie vitata del paese crescerà quasi del 6%, per arrivare a circa 37.542 ettari.
Questa previsione si legge nel Vineyard Register Report 2015-18 (si può vedere qui) rilasciato il 3 maggio scorso.
Commentando questi dati il Ceo dei NZW, Philip Greganm, ha precisato che si tratta di una stima cauta: la crescita del vigneto neozelandese di prossimi anni sarà probabilmente più consistente, dato che sono stati recentemente acquisiti da parte dei viticoltori del paese altri terreni destinati alla piantagione di vite, le cui superfici non sono state calcolate nel report. Greganm ha inoltre aggiunto che l’industria vitivinicola neozelandese è oggi in espansione, grazie alla crescente domanda da parte dei mercati internazionali.
L’area destinata alla produzione di uva si estende oggi per 36.192 ettari.
Di questa superficie, 28.231 ha sono destinati alla coltivazione di varietà a bacca bianca e la parte più consistente, 74% ovvero 21.016 ha, è costituita da Sauvignon Blanc. Le varietà a bacca rossa occupano una superficie di 7.960 ha, ed il 70% di questa è coltivata a Pinot Noir.
La più importante zona di produzione neozelandese è quella di Marlborough, dove vi sono il 66,4% dei vigneti (24.020 ha); la superficie vitata di questa regione raggiungerà secondo le stime 25.119 ettari entro il 2018. Seconda regione per estensione del vigneto quella di Hawke’s Bay (13,1% dei vigneti o 4744 ha; questa crescerà probabilmente fino a 4983 ha entro il 2018).
Alla crescita dell’industria del vino neozelandese contribuirà con ogni probabilità nei prossimi anni anche il rinnovamento della legislazione doganale (Customs and Excise legislation), annunciata proprio ieri, 19 maggio, da parte del Ministro delle Dogane. L’annuncio delle novità in materia di scambi commerciali con l’estero è stato accolto con soddisfazione dalla stessa New Zealand Winegrowers (si legga qui il relativo comunicato stampa).
FEB