La Wine and Spirit Trade Association lancia oggi, 29 gennaio, una campagna contro l’introduzione, allo studio del governo britannico, del prezzo minimo per unità alcolica. La campagna si chiama “Why Should Responsible Drinkers Pay More?”, “Perché i bevitori responsabili dovrebbero pagare di più?, e mira a coinvolgere la gente comune nel dibattito che da diversi mesi interessa gli attori della filiera degli alcolici britannica.
Tra i messaggi chiave dell’iniziativa c’è quello che denuncia come iniqua la proposta di aumentare i prezzi per gli alcolici, a danno delle famiglie che “lavorano duro”, e che sarebbero penalizzate da una norma, a parere della WSTA, poco efficace a combattere l’abuso o il consumo sconsiderato degli alcolici. Diversamente, propone la WSTA, sarebbero più utili iniziative quali una maggiore educazione al bere responsabile, una migliore applicazione delle leggi attuali oltre a soluzioni mirate a livello locale, come la Community Alcohol Partnerships, iniziativa nata nel 2007 che mira ad affrontare sul territorio le problematiche legate al consumo di alcolici tra i minori.
All’iniziativa di WSTA è stato dedicato il sito internet http://www.whyshouldwepaymore.co.uk dove è possibile firmare la petizione di WSTA oltre che interagire con i promotori.
FEB