L’analisi di Iri sul commercio al dettaglio di vino fermo nel Regno Unito indica, per le 52 settimane terminate lo scorso 31 dicembre, un calo delle vendite in valore dell’1,8% (vendite per 5,069 miliardi di sterline totalizzate nel 2015 vs 4,976 miliardi di sterline totalizzate nel 2016). In termini di volume il saldo è ancora negativo: -2,1%, per una diminuzione che parte da 79,9 milioni di casse da 9 litri vendute al dettaglio nel 2015 fino a 78,2 milioni di casse da 9 litri per il 2016.
Suddividendo i dati valore per paese di produzione (che vi proponiamo via Vinex) è subito chiaro che al calo generale hanno contribuito in modo significativo i paesi produttori europei e gli Stati Uniti.
La performance della Germania è la peggiore -11,5% sull’anno precedente, segue la Spagna (-9,4%), e poi ancora l’Italia (-7%) e la Francia (-3,7%). Male anche Sudafrica (-6,5%), Usa (-4%) e Australia (-1,8%).
In controtendenza, e con crescita a doppia cifra troviamo invece l’Argentina (+34,2%) e la Nuova Zelanda (+15,3%). La fortuna dei vini argentini e neozelandesi nell’off-trade del Regno Unito è dovuta soprattutto alla popolarità di Malbec e del Sauvignon Blanc tra i consumatori, ed era già stata segnalata in questi termini anche dalla WSTA nel suo report di fine anno (noi ne avevamo parlato qui). Cresce anche il Chile, +4,3%
In particolare le vendite di vino fermo argentino hanno raggiunto nell’anno allo scorso 31 dicembre il valore di 140,3 milioni di sterline (quando l’anno precedente avevano raggiunto 104,6 milioni di sterline) e un volume di 2 milioni di casse da 9 litri: +34% sull’anno precedente quando erano state totalizzate vendite pari a 1,5 milioni di casse.