CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE
- Le aziende del settore vitivinicolo hanno compiuto in questi ultimi 10 anni investimenti importanti in tema di organizzazione aziendale, per rispondere a normative cogenti (HACCP, rintracciabilità, sicurezza sui luoghi di lavoro, ecc.), e a normative volontarie sui sistemi di gestione aziendali (ISO 9001, ISO 14001, IFSGSFS, OSHAS 18001, e così via);
- La riduzione dei consumi, l’assottigliamento dei margini, problemi di liquidità sono diventati condizione strutturale, che aumenta l’esposizione – benché inconsapevole – delle aziende a potenziali rischi (es. genuinità dei prodotti, sicurezza alimentare, tutela dell’ambiente etc.);
- La gestione del rischio è un obiettivo a cui ogni impresa attenta agli aspetti preventivi dovrebbe tendere e che ogni cliente dovrebbe pretendere, in particolare in settori caratterizzati da alta variabilità.
IL PROGETTO
L’obiettivo del progetto “Risk Management per il settore vitivinicolo” è quello di offrire un percorso che, capitalizzando gli investimenti svolti dalle aziende in materia di organizzazione aziendale negli ultimi anni, è costituito da due “pilastri”:
- formazione, per gestire le relazioni con gli stakeholder al fine di salvaguardare la reputazione e l’immagine aziendale,
- consulenza per la revisione/integrazione delle procedure aziendali rispetto ai rischi: sicurezza alimentare, sicurezza sui luoghi di lavoro, tutela dell’ambiente, delitti contro l’industria e il commercio (frode in commercio), indebita percezione di erogazioni di fondi pubblici, corruzione e concussione.
Il progetto proposto da Unione Italiana Vini è modulare e permette di calibrare gli interventi nel tempo tenendo conto delle risorse a disposizione. Tale impostazione rende l’intervento di ottimizzazione ed integrazione anche alla portata delle piccole e medie imprese, in quanto scalabile e progressivo e quindi non particolarmente oneroso.
Per richiedere informazioni vi invitiamo a contattare la segreteria al numero 045/ 8200901.