I dati recentemente rilasciati dal Wine Institute of California indicano che le esportazioni di vino dagli Stati Uniti hanno raggiunto nel 2013 il valore più alto di sempre: 1,55 miliardi di dollari, con un incremento del 16% rispetto all’anno precedente. Si tratta del quarto anno consecutivo di crescita; in volume le esportazioni di vino sono state pari a 4,352 milioni di ettolitri (48,4 milioni di casse), con un incremento sul 2012 del 7,5%.
Nell’export vinicolo Usa la California conta per il 90%. Robert P. (Bobby) Koch, CEO del Wine Intitute, ha dichiarato che i dati confermano che, nonostante sui mercati stranieri esistano pesanti barriere commerciali e la concorrenza di competitor fortemente sostenuti da politiche di aiuto all’export, i consumatori di tutto il mondo dimostrano ancora di riconoscere la qualità e il valore del vino californiano. A oggi, sebbene quello statunitense rimanga il mercato più importante, i produttori californiani esportano un quinto del vino prodotto e si prevede che il valore dell’export possa crescere ancora nei prossimi anni, per raggiunger 2 miliardi di dollari entro il 2020. Tra le destinazioni estere l’EU28 è la più importante per valore con un fatturato 2013 di 617 milioni di dollari (+31% sul 2012); seguono il Canada: 485 milioni di dollari e +12% sul 2012); il Giappone, 102 milioni di dollari ma -7% sull’anno precedente; Hong Kong, 78 milioni di dollari (-12%); Cina 77 milioni di dollari (+6%); Messico, 22 milioni di dollari (+21%), Corea del Sud, 18 milioni di dollari (+16%).
FEB