Recenti statistiche, compilate da International Wine & Spirit Research (IWSR) per Vinexpo, prevedono che entro il 2018 la Germania potrebbe superare l’Italia per consumi di vino.
Si prevede, infatti, che entro quattro anni i tedeschi potrebbero stappare in un anno ben 3,3 miliardi di bottiglie di vino (con una crescita dei consumi del 1%, guidata dalla popolarità degli spumanti), mentre per l’Italia la IWSR attende un calo dei consumi del 5% entro la stessa scadenza.
Allargando lo sguardo agli altri paesi di maggior consumo, gli Stati Uniti dovrebbero rafforzare la loro posizione di testa (dopo aver già superato la Francia nel 2013, come da dati OIV, ne abbiamo parlato qui), con una crescita dell’11% in quattro anni, fino a 4,4 miliardi di bottiglie. Cia sarebbe poi la Francia e il prima suggerito testa a testa Germania Italia.
Il consumi del Regno Unito dovrebbe riprendere a crescere, dopo il calo che dura dal 2009, fino al 5,5% in quattro anni, fino ad un consumo previsto per il 2018 di 1,7 miliardi di bottiglie (ne sono state consumate 1,6 miliardi nel 2014). La crescita dell’UK è naturalmente prevista a condizione che le tasse sugli alcolici non tornino a salire, dopo l’eliminazione nel marzo scorso dell’Escalator, la scala mobile, che ha fatto crescere ogni anno dal 2008 la tassazione sugli alcolici del 2% oltre l’inflazione RPI, il Retail Prices Index, indice che misura i cambiamenti nel prezzo di un selezionato paniere di prodotti e servizi (ne abbiamo parlato qui).
Italia e Francia rimarranno, si prevede, ancora ai primi posti per consumo pro capite (circa 45 litri annui) mentre il procapite annuo tedesco di dovrebbe fermare a circa 36 litri.
FEB