Dopo i grandi rossi, sono gli spumanti la nuova passione dei consumatori cinesi. Una nuova classe media in espansione sta aumentando il mercato potenziale dei vini in Cina. E tra gli spumanti le bollicine che tirano di più sono quelle più morbide del Prosecco o quelle decisamente dolci del Moscato.
La visita di una delegazione cinese alla Guala Closures di Spinetta Marengo e il loro specifico interesse per innovative chiusure screwcap a tenuta di pressione, adatte appunto agli spumanti, hanno rivelato l’interesse in questo settore di una delle più grandi aziende vinicole nel Paese del Dragone, la GreatWall Winery, di proprietà del colosso di Stato COFCO, che con le sue 5 cantine e una potenza di 140 milioni bottiglie all’anno detiene il 25% della produzione locale.
È stato Li Ze Fu, chief winemaker dell’azienda, a rivelare che nello Yantai, una delle regioni agricole più importanti della Cina, sono già stati impiantati 10 mila ettari di Moscato che producono un vino simile all’Asti.
Una brutta sorpresa per il Consorzio dell’Asti? Neanche per sogno, a sentire il commento del direttore Giorgio Bosticco. “Piantano Moscato? Bene, così ci aiutano ad abituare i consumatori cinesi all’Asti. In USA il nostro Moscato d’Asti resta comunque la punta di diamante di tutti i Moscati venduti sul mercato americano. E continuiamo a crescere a due cifre. Ci sarà sempre chi vende Moscato a pochi dollari, ma noi rappresentiamo la nicchia dell’eccellenza e la nostra distintività non è imitabile.” Teresa E. Baccini