Di Adriano Del Fabro
Grazie alla velocità nell’istruire e completare le pratiche relative ai regimi di aiuto comunitario noti sotto il nome di Ocm vino, il Friuli Venezia Giulia si è visto attribuire non solo tutti gli oltre 8 milioni di euro previsti per il 2014, ma anche ulteriori 2 milioni di euro, “liberati” dalle Regioni che, al contrario, non sono state in grado di utilizzare i fondi a loro destinati. Lo annuncia l’assessore regionale alle Risorse agricole Sergio Bolzonello, esprimendo il proprio ringraziamento agli uffici preposti alla gestione dell’Ocm vino. In particolare, gli uffici della Direzione risorse agricole della Regione hanno dato il via libera a 11 progetti di promozione in Paesi esterni all’Ue dei vini regionali, che hanno comportato l’assegnazione di 3 milioni di euro di contributi.
Per quanto riguarda la Misura “Investimenti”, che consente di finanziare al 40% l’acquisto di botti in legno, sono stati ripartiti tra 101 aziende fondi per 455.000 euro.
Ma l’interesse maggiore è andato alla Misura volta a favorire la riconversione e ristrutturazione dei vigneti, che per Bolzonello è «estremamente importante per il mantenimento e il potenziamento del Vigneto Friuli». In questo caso le domande pervenute sono state 252, per 9,6 milioni di euro di contributi richiesti e 679 ettari di vigneti da ristrutturare.
«Con gli importi definiti dal Mipaaf avremmo potuto soddisfare appena 103 aziende, lasciando all’asciutto le altre 149. Tuttavia la velocità nell’istruire anche queste richieste e definire la relativa graduatoria ci ha premiato – spiega l’assessore -. Diverse Regioni, infatti, non hanno impiegato le risorse loro assegnate e il Ministero, per non dover restituire fondi a Bruxelles, li ha attribuiti agli enti più virtuosi, come appunto il Friuli Venezia Giulia».
In sostanza al Friuli Venezia Giulia sono arrivati complessivamente 10 milioni 412 mila euro, il 29% in più rispetto agli 8 milioni 47 mila preventivati. In questo modo si conta di finanziare tutte le domande pervenute sulla Misura destinata alla riconversione e ristrutturazione dei vigneti.
«In un settore dove, più che in altri programmi comunitari, la velocità di spesa è elemento strategico, perché sussiste l’obbligo di spendere le risorse nell’anno in cui vengono assegnate, abbiamo dimostrato che con un attento e costante monitoraggio della situazione si è in grado di ottenere risultati eccellenti, all’inizio quasi insperati, a tutto vantaggio del mondo agricolo regionale», ha concluso Bolzonello.