L’ufficio di analisi statistica delle dogane cinesi ha rilasciato a fine gennaio i numeri sulle importazioni di vino 2016, dati subito ripresi e proposti da DecanterChina.com.
La Cina il nel complesso ha importato 4,82 milioni di ettolitri di vino in bottiglia per un valore di 2 miliardi di dollari, a un prezzo medio di 3,42 dollari per bottiglia. Si tratta di una crescita percentuale delle importazioni del 22% in volume e del 17% in valore.
La Francia è stata ancora una volta lo scorso anno la principale protagonista in questo mercato, avendo spedito in Cina 1,91 milioni di ettolitri di vino in bottiglia (+14,88%) per un valore di circa 965 milioni di dollari. Dall’Australia, secondo fornitore per volume e valore di questo mercato sono arrivati quasi 794mila ettolitri, pari a un valore di oltre 542 milioni di dollari. L’incremento delle spedizioni dell’Aussie wine sul 2016 è stato eccezionale: +40,15% in volume e 23,4% in valore, grazie soprattutto agli effetti dell’accordo di libero scambio ChAFTA, che da dicembre 2015 aveva portato all’8,4% le tariffe d’ingresso in Cina del vino australiano (quando prima del ChAFTA erano del 14%). Si tenga presente, a questo proposito e in prospettiva futura, che l’ottimo incremento registrato nel 2016 potrebbe essere replicato quest’anno, visto che dal primo gennaio 2017 le tariffe sono state ulteriormente ridotte al 5,6% (ne avevamo parlato qui).
Terzo fornitore è la Spagna (720mila ettolitri, +32% e 142milioni di dollari, +26,65%), seguita dal Cile (601mila ettolitri, +23,37% e 209 milioni i dollari, +23,16%).
L’Italia, che chiude la top 5, ha spedito in Cina nel 2016 quasi 258mila ettolitri di vino in bottiglia (+14,15% vs 2015), facendo registrare però un importante incremento del valore delle spedizioni, +39,17%, fino a un fatturato totale di oltre 114,2 milioni di euro.
Il nostro Paese, infatti, è il fornitore che è stato capace di incrementare maggiormente il prezzo medio di vendita per bottiglia, cresciuto del 21,92% sul 2015, fino a 4,43, mentre per tutti gli altri 4 che la precedono nelle spedizioni totali è stato registrato un calo del prezzo medio. Qualcosa di simile hanno fatto anche gli Stati Uniti, sesto fornitore per volume (97mila ettolitri spediti, -2,52%) e per valore (52,4 milioni di dollari, +1,76%), che hanno incrementato il prezzo medio di vendita di ogni bottiglia del 4,39% fino a 5,39 dollari a bottiglia. Tutti questi dati sono disponibili qui in forma analitica, nella tabella elaborata da DecanterChina.com.
Per la comprensione delle dinamiche del mercato del vino importato in Cina è utile analizzare anche i dati relativi alle città di destinazione. Shanghai è la città che ha assorbito il maggior volume di vino importato nel 2016 (1,37 milioni di ettolitri), seguita da Guangdong (1,21milioni di ettolitri). Da qui in poi i volumi calano significativamente: al terzo posto troviamo Fujian 429mila ettolitri, poi Zhejiang 420mila ettolitri e solo al quinto posto c’è la capitale, Pechino, nella quale sono arrivati nel 2016 380mila ettolitri di vino in bottiglia importato per un valore di 145 milioni di dollari.
FEB