La Finlandia è, tra i tre Paesi scandinavi con monopolio, quello dove le vendite di vino vanno meno bene. Il consuntivo generale chiude a -1%, a 55,6 milioni di litri. Flessione dovuta ai vini rossi (-4%), non compensata dagli aumenti dei bianchi (+1%) e spumanti (+4%).
L’Italia chiude in terreno neutro sul fronte dei bianchi, dove militiamo da anni fra la terza e la quarta posizione, dietro un inarrivabile Cile, in ulteriore crescita del 7%, a quasi 5 milioni di litri di venduto. Sul fronte rossi, per il nostro Paese, la situazione è ancora peggiore: il 2013 chiude con un passivo del 3%, mentre i leader cileni confermano i quantitativi dell’anno prima. In buona progressione i vini spagnoli, che consolidano la seconda piazza (+4%), mentre Argentina, Australia e Sudafrica archiviano un anno di pesanti perdite.
Le buone nuove per il nostro Paese arrivano dal fronte spumanti, dove dopo un anno di flessione ricominciamo a crescere e a recuperare i valori record con cui avevamo chiuso il 2011 (siamo comunque attorno agli 800.000 litri). Leader di segmento rimane un’inossidabile Spagna, che viaggia verso i 2 milioni di litri. In recupero la Francia, dopo tre anni fatti a passo di gambero.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Alko