Le esportazioni di vino cileno in bottiglia sono tornate a crescere nel mese di maggio scorso dopo un aprile in perdita e cinque mesi che, nel complesso, fanno registrare una situazione di sostanziale stallo. Nel quinto mese dell’anno, infatti, le spedizioni all’estero di imbottigliato sono cresciute in valore del 5% e in volume del 3,4% per un totale di 140 milioni di euro e 4,7 milioni di casse cedute a un prezzo medio di 29,2 dollari cadauna (+1.3%).
Nel più lungo periodo invece, tra gennaio e maggio, come dicevamo, il trend delle esportazioni vede stabilità in volume (-0,01% per un totale di 547 milioni di casse) e un +1,3% in valore (per 547 milioni di dollari) con un prezzo medio di 29,4 euro a cassa (+1,3%).
Per quanto concerne il vino in cisterna maggio è stato un mese particolarmente positivo con una crescita del 101,4% in valore e del 197% in volume ma con un prezzo medio in calo del 32,1% (fino a 0,80 dollari per litro).
Nei cinque mesi invece è stato inviato oltreconfine vino sciolto per un totale di 1,95 milioni di ettolitri (+83%) e 174 milioni di dollari (+43,8%) a un prezzo medio (in discesa del 21,5%) di 0,90 dollari al litro.
Nel complesso le esportazioni di vino dal Cile (sfuso e imbottigliato) hanno raggiunto in cinque mesi un fatturato di 752 milioni di dollari crescendo del 9% e 3,75 milioni di ettolitri (+31%), vino ceduto a un prezzo medio di 2 dollari al litro (+17%).