Uno o più hacker hanno violato la piattaforma per il commercio Direct to Consumer di vino eCellar, utilizzata da più di settanta cantine, soprattutto nel nord della California.
Secondo quanto riporta la stampa locale e internazionale, ne ha parlato anche Wine Spectator, sarebbero stati rubati dati sensibili di circa 250mila wine lover americani che hanno utilizzato la piattaforma tra il primo e il 30 aprile scorsi.
Come dichiarato da Paul Thienes, fondatore e Ceo della società eCellar Systems, i criminali informatici avrebbero avuto accesso ai nomi dei consumatori, alle loro date di nascita, ai numeri di carte di credito o di debito e ai relativi indirizzi di fatturazione. Non sarebbero stati, invece, rubati i numeri delle patenti di guida e i SSN (Social Security Number) e nemmeno i codici di sicurezza o i pin della carte. Attacco dunque più alla privacy che ai conti in banca dei clienti coinvolti, tuttavia alcuni osservatori americani, lo si può leggere ad esempio su alcuni blog di settore, mettono in guardia sulla gravita – sottovalutata – della violazione per il settore vino sempre più legato al commercio elettronico. A ciò si aggiunga che il crimine informatico è stato scoperto dalla società fornitrice della piattaforma a fine maggio e, sebbene i giornali locali ne abbiano parlato già a metà giugno, la notizia è arrivata sulle testate internazionali solo un mese più tardi (l’articolo di Wine Spectator, ad esempio è datato 16 luglio).
FEB