Il Consiglio di amministrazione del Consorzio Franciacorta si rinnova: più donne, che da 4 passano a 7, e più giovani, da 4 a 8. Riconfermati Maurizio Zanella presidente, Silvano Brescianini e Maddalena Bersi Serlini vicepresidenti.
“Desidero ringraziare l’assemblea -ha commentato il presidente Maurizio Zanella – che ha dimostrato grande coerenza e responsabilità, oltre per l’affluenza record, anche per aver approvato le misure di restrizione della produzione, proposte per aumentare ulteriormente il livello qualitativo del nostro vino. Parola d’ordine, quindi, qualità assoluta. Questo impegno -ha continuato – ci aiuterà a non subire il mercato, mettendoci nella condizione di vantaggio competitivo per i prossimi anni, per fare dell’eccellenza il binario sul quale procedere senza esitazioni, in ogni situazione che il mercato stesso ci propone”.
L’intenzione è di sperimentare per quattro vendemmie una riduzione della produzione di Franciacorta, scendendo dalle 8.600 bottiglie per ettaro attuali, fino a 8.000, passando da 65 hl/ha di oggi a 60 hl/ha. Per ottenere questo risultato, oltre ad una pressatura più soffice, sono previste azioni mirate come la riduzione della produzione di uva: attualmente il disciplinare prevede che al primo anno di produzione del vigneto non si trasformi uva in Franciacorta; il secondo anno 40 q.li/ha di uva vengono trasformati in Franciacorta, il terzo, 100 q.li/ha. La proposta passata a larghissima maggioranza in assemblea prevede che per il primo e per il secondo anno, non si trasformi uva in Franciacorta; il terzo e il quarto anno se ne trasformino 40 q.li/ha; dal quinto anno in avanti 95 q.li/ha. La riduzione di uva serve per accompagnare verso la maturità il vigneto preservando l’equilibrio fisiologico dello stesso per una maggiore qualità delle uve e quindi del vino. L’uva in eccesso verrà utilizzata per produrre Curtefranca o destinata ad altri utilizzi.