A metà febbraio IWSR aveva rilasciato alcuni highlight del suo Vinexpo Report 2017, analisi del mercato internazionale del vino realizzata per conto del Salone del vino e dei distillati di Bordaux (ve ne avevamo già parlato qui), con diverse previsioni sul prossimo sviluppo dei consumi internazionali.
In una conferenza stampa tenutasi lo scorso primo marzo a Londra (di cui riportiamo grazie a The Drinks Business), il Ceo di Vinexpo, Guillaume Deglise, presentando il Report, ha suggerito che le vendite di vino al dettaglio in Cina potrebbero entro quattro anni (quindi da qui al 2020) raggiungere il valore di 21,17 miliardi di dollari, collocando il paese nella classifica mondiale delle vendite di vino dietro ai soli Stati Uniti (per i quali sono previste vendite per 38,6 miliardi di dollari). La Cina prenderebbe così, scalzandolo, il posto del Regno Unito (previsione di 19,3 miliardi di dollari), per una crescita stimata del +39,8%.
Visto il numero degli abitanti della Cina, a garantire il sorpasso basterà un minimo aumento del consumo procapite annuo di vino, oggi a 1,34 litri ma che si prevede raggiungerà il volume di 1,53 litri entro il 2020, recuperando definitivamente valore, dopo la scivolata comportata negli anni scorsi dalla legge anticorruzione che aveva contenuto a partire dalla fine del 2012 le donazioni ai dipendenti pubblici.
IWSR prevede inoltre che entro lo stesso termine la Cina sarà il primo paese al mondo per consumi di vino fermo in volume (sparkling esclusi quindi), mentre già oggi è il primo consumatore al mondo di superalcolici.
FEB