Se fino a qualche anno fa il grosso del consumo di vino importato in Cina era cosa da ricchi uomini d’affari e le occasioni consumo erano fortemente legate al business, oggi i giovani della classe media stanno prendendo sempre più importanza in questo mercato.
A rivelarlo è Wine Intelligence che, nel suo ultimo report China Portraits 2015, ha inserito una nuova categoria di consumatori, i Developing Drinkers: sono per lo più giovani intorno ai trent’anni, laureati e ben pagati; questi avrebbero imparato a conoscere il vino nelle cene di lavoro ma ora starebbero cominciando a berne nella vita di tutti i giorni.
“Negli ultimi tre anni, il mercato cinese del vino importato ha avuto una fondamentale trasformazione”, così ha dichiarato Richard Halstead, COO di Wine Intelligence, commentando il report. Ci si starebbe muovendo, infatti, dall’era dei soli vini di prestigio acquistati come dono nel mondo degli affari a un mondo in cui i consumatori cinesi sono più attenti al gusto del vino e al suo prezzo, in quanto sono loro stessi a comperarlo.
La ricerca, condotta su una base statistica di circa 2000 persone appartenenti alla classe media e consumatrici di vino importato, indica che i Developing Drinkers conterebbero per il 19% nel totale dei bevitori cinesi di vino estero.
Secondo le stime di Wine Intelligence i consumatori cinesi di vino importato sarebbero oggi circa 38 milioni, suddivisi, oltre ai Developing Drinkers, in altre cinque categorie: Adventurous Connoisseurs, Prestige-seeking Traditionalists, Social Newbies, Health Sippers e Frugal Occasionals.
FEB