Dopo una vendemmia il cui risultato è stato gravemente compromesso dalle piogge d’aprile, che hanno colpito i vigneti durante la raccolta, (si veda qui), il prezzo dello sfuso cileno è destinato a crescere presto.
Questa la previsione che Ciatti Company, società specializzata nell’analisi del mercato del vino sfuso, propone nel suo May 2016 Ciatti World Report & Pricing (ne ha parlato anche The Drinks Business, da cui riprendiamo alcuni dati e dichiarazioni).
Il termine per la presentazione delle dichiarazioni vendemmiali scade oggi, 31 maggio, (si legga qui in proposito) e i viticoltori cileni avranno poi tempo fino alla fine del mese di giugno per comunicare eventuali correzioni. Se i dati ufficiali non sono dunque ancora disponibili (solitamente sono pubblicati dal Servicio Agrícola y Ganadero (SAG) nel mese di agosto), secondo Wine of Chile la produzione cilena 2016 di vino si dovrebbe aggirarsi tra i 9 e 9,5 milioni di ettolitri (-30% circa sul 2015, ma di poco inferiore a quella 2014, si veda qui).
Grazie al consistente volume delle scorte di vino, stimate ad aprile in circa 12 milioni di ettolitri dal SAG (si veda qui), il calo di produzione di quest’anno non dovrebbe creare grossi problemi in merito all’offerta di vino cileno in bottiglia, ma – come dichiarato da un portavoce di Wine of Chile – la situazione per lo sfuso potrebbe essere diversa, e ci si aspetta che i prezzi cresceranno molto presto.
FEB