Unanime approvazione nel corso dell’ultima assemblea dei soci del bilancio d’esercizio 2011/2012 di Cantina di Soave che quest’anno evidenzia un fatturato consolidato di 107 milioni di euro, con una crescita del 20% rispetto al fatturato dello scorso anno, percentuale che in termini di valore è pari a oltre 18 milioni di euro. I dati sono stati resi noti nel corso della tradizionale conferenza stampa di presentazione di bilancio che si è tenuta a Borgo Rocca Sveva, centro d’eccellenza di Cantina di Soave.
Cantina di Soave – 2.200 soci produttori, 5.500 ettari di proprietà, 1.100.000 di quintali di uva prodotta, 27 linee di pigiatura, 4 linee di imbottigliamento, 12 appassitoi – ha raggiunto quest’anno, in tema di remunerazione delle uve, la cifra record di 53.650.000 di euro (+ 22% rispetto allo scorso anno) con risultati particolarmente apprezzabili che si spalmano po’ su tutte le tipologie. Cresce di conseguenza la remuneratività media per ettaro che da 8.000 euro per ettaro passa quest’anno a 10.000 euro ad ettaro.
In tema di capitalizzazione aziendale il patrimonio netto raggiunge quest’anno la cifra di 49.800.000 euro, con un cash flow di 7.749.000 euro e un utile di esercizio di 1.368.941 euro. Sul totale del fatturato consolidato l’imbottigliato incide per il 48%. Si conferma inoltre il trend positivo per il fatturato dei vini a marchio azienda che cresce di un ulteriore 2% rispetto all’importante incremento dello scorso anno.
Il giro d’affari legato al mercato domestico incide per il 56% sul totale del fatturato, a fronte di un buon 44% derivante dai mercati esteri.
La Germania si conferma il primo mercato di riferimento con 10,4 milioni di euro di fatturato per l’imbottigliato, seguita dalla Gran Bretagna con 10,2 milioni di euro. Si consolidano quest’anno le posizioni acquisite in Austria (+22%) e Svizzera (+6%), mentre continua la crescita nei Paesi Scandinavi (+3%), piazze strategiche dove Cantina di Soave vende Soave, Valpolicella, Ripasso, Amarone. Risponde molto bene il mercato russo, che si conferma una piazza interessante.
Nel bilancio 2011/2012 di Cantina di Soave – l’azienda controlla oggi il 48% della produzione totale di Soave Doc, il 43% della produzione totale di Soave Classico, il 49% della produzione di Valpolicella Doc, il 70% della produzione di Lessini Durello – emerge nettamente come a fronte di conferimenti di uve costanti rispetto alla scorsa vendemmia, il fatturato presenti un netto segno più: un dato molto significativo questo da leggere in parallelo alle remunerazioni crescenti per le uve destinate alla produzione di Soave Classico e Valpolicella, frutto di una mirata politica di gestione e di controllo delle rese e valorizzazione del territorio.
«L’attuale congiuntura, particolarmente delicata – sottolinea Bruno Trentini, direttore generale di Cantina di Soave – rende ancora più significativi i risultati della nostra azienda, sempre improntati al risultato economico ma con la precisa strategia di valorizzazione dei brand e del territorio, entrambi vero patrimonio dell’azienda stessa. Il bilancio di quest’anno presenta molte positività, a cominciare dalla remunerazione delle uve ai soci, cresciuta del +22% rispetto all’anno precedente. Un dato in netta controtendenza rispetto al trend generale, reso possibile grazie a mirate strategie commerciali e a una attenta politica di gestione delle denominazioni, due fattori che portano Cantina di Soave a consolidare le sue posizioni nel mercato interno ma soprattutto all’estero e che, nello stesso tempo, portano notorietà e prestigio al territorio».
Alla base degli importanti risultati raggiunti resta la qualità dei vini firmati dall’azienda. In questo senso non è esagerato dire che il 2012 è stato l’anno dell’Amarone Rocca Sveva, vino bandiera dell’azienda. L’Amarone Rocca Sveva 2006 conquista infatti la medaglia d’oro all’International Wine Challenge 2012 nell’ambito della London International Wine Fair; qui, in virtù di questo riconoscimento accede alle selezioni successive per il Trophy, conquistando l’Amarone Trophy, in qualità di migliore vino Amarone in assoluto; il Veneto Trophy, in qualità di migliore vino veneto; Italian Red Trophy, in qualità di migliore vino rosso italiano. Ai successi di Londra, si aggiungono poi quelli di Germania, dove al Mundus Vini 2012, sempre l’Amarone Rocca Sveva 2006 conquista una nuova, prestigiosa medaglia d’oro. Ultimo ma non meno importante: l’Amarone Rocca Sveva 2003 Riserva conquista i 5grappoli, il massimo riconoscimento attribuito da Bibenda, la guida ufficiale dell’Associazione Italia Sommelier.
Note altrettanto positive dal fronte americano, dove Cantina di Soave da luglio 2009 ha dato vita alla società Cantina di Soave USA, con sede a Clinton nel Massachusetts. «Dopo un periodo di forti investimenti, soprattutto sul fronte del marketing – sottolinea ancora Trentini – finalmente stiamo ottenendo i primi risultati concreti: prevediamo infatti di chiudere l’anno solare con un fatturato di 2 milioni di euro per il mercato USA. E’ indubbio che la notorietà del vino Soave sia nettamente cresciuta in America grazie alle campagne di comunicazione fin qui intraprese. Resta ora da trasferire tale interesse dal trade al consumatore».
Attualmente i vini di Cantina di Soave negli Stati Uniti sono presenti in 38, tra i quali: New York, New Jersey, Massachusetts, Connecticut, Florida, Illinois, Washington State, Oregon, Texas, California, Maine, Rhode Island, Minnesota, Michigan, Ohio, Colorado, Indiana.