Nel mese di settembre 2015, Dilma Rousseff, Presidente del Brasile, aveva annunciato un prossimo aumento dell’imposta federale IPI (Imposto sobre Produtos Industrializados) per alcune bevande alcoliche, tra cui il vino (ne avevamo parlato qui).
Nelle previsioni il nuovo sistema di tassazione, le cui specifiche furono pubblicate su di un numero speciale della Gazzetta Ufficiale brasiliana (il “Diário Oficial da União”) già lo scorso 31 agosto, sarebbe dovuto entrare in vigore nel mese di dicembre, scadenza poi rimandata al primo di gennaio 2016, quando la nuova tassazione è effettivamente entrata in vigore.
Il nuovo sistema di calcolo dell’imposta IPI è ad valorem, mentre prima vi era una quota fissa per litro (per il vino si trattava di 0,73 Real per litro).
L’imposta IPI varia oggi dal 10 al 30% per bevande quali vino fermo, spumanti, whisky, vodka, cachaça, liquori, acquavite, gin, vermut etc… (vino e sidro sono ad esempio tassati del 10%).
Si stima che il nuovo sistema porterà nelle casse dello stato circa un miliardo di Real nel 2016 (circa 233 milioni di euro).
FEB