Sono oggi 5,7 milioni gli australiani che consumano vino spumante almeno una volta al mese. Lo scrive Wine Intelligence nel suo recente Sparkling Wine in the Australian Market 2017 disponibile del 7 settembre e redatto su di un sondaggio effettuato nel mese di luglio scorso. Il report indica che oggi il consumo frequente interessa il 65% dei bevitori australiani di sparkling wine, gruppo responsabile del 95% dei consumi totali di categoria. Il 45% dei consumatori australiani di sparkling è maschio e gli uomini assorbono il 53% dei volumi e il 54% delle vendite totali di spumante; sono anche propensi a spendere di più (sia per una bottiglia che per un bicchiere fuori casa) e in percentuale minore rispetto alle donne sono da considerare bevitori occasionali
Le importazioni di sparkling si sono incrementate 7% nel 2017 sull’anno precedente e, più generale dal 2013 a oggi, il numero dei consumatori di Prosecco, Cava e Champagne è fortemente cresciuto. I brand condizionano le vendite; tra questi si scelgono soprattutto quelli che già si conoscono e di cui ci si fida. I marchi domestici i più consigliati nel passa parola sono Jacob’s Creek e Brown Brothers. Piacciono al consumatore australiano anche gli spumanti a basso tenore alcolico, quelli analcolici e quelli meno calorici, per motivazioni soprattutto di carattere salutistico. Tra i giovani vi è la tendenza a consumare spumanti aromatizzati, spesso utilizzati anche per la preparazione di cocktail.
FEB