Il settore vitivinicolo argentino, già provato da una forte crisi strutturale (si veda qui), ha rischiato di avere un altro scossone a causa della temuta fine delle agevolazioni fiscali sulla vendita dei vini spumanti, fino a pochi giorni fa prevista per il prossimo 30 di aprile, oggi – a quanto pare – prorogata, attraverso la sospensione del decreto 355 del febbraio scorso.
Le agevolazioni fiscali sugli spumanti furono introdotte in Argentina nel 2005, allo scopo di incrementare la produzione e il commercio di questa categoria. La norma ha portato in dieci anni a risultati concreti: in dieci anni la produzione di sparkling wine è raddoppiata nel paese e i consumi sono cresciuti del 45% in cinque anni, raggiungendo lo scorso anno circa 5 milioni di casse. La crescita della categoria ha inoltre creato occupazione nel settore: secondo gli ultimi dati disponibili dell’Instituto Nacional de Vitivinicultura (INV) (aggiornati a fine 2015), oggi si dedicano alla produzione di spumanti 101 cantine del paese, quando nel 2005 erano solo 61 (dato Observatorio Vitivinícola argentino).
A questo proposito nelle scorse settimane i rappresentanti dell’industria vitivinicola avevano chiesto al presidente argentino Mauricio Macri una proroga delle agevolazioni fiscali.
Come dicevamo, e come si legge su portale di informazione vitivinicola Areadevino, il pericolo dovrebbe essere scampato: il Governatore della Provincia di Mendoza avrebbe infatti anticipato, durante l’incontro di chiusura del Concurso Mundial de Sommeliers 2016, tenutosi nella stessa Provincia, che il governo ha deciso di prorogare le agevolazioni fiscali sugli spumanti fino a fine anno, e probabilmente fino a fine 2017.
FEB