Le statistiche dell’Instituto Nacional de Vitivinicultura argentino indicano, per il primo quadrimestre 2014, un calo delle esportazioni di vino per volume, valore e prezzo medio.
Le spedizioni all’estero tra gennaio e aprile hanno totalizzato 856mila ettolitri (-4,9% sui primi quattro mesi del 2013) e valgono 250 milioni di dollari (-7,6%). Il prezzo medio è invece passato dai 3,05 dollari per litro del 2013 a 2,93 dollari per litro (-3,93%).
I dati sopra riportati si riferiscono al prodotto vino in generale, è quindi opportuno notare, entrando nello specifico delle tipologie, che l’export di spumanti va nella direzione opposta rispetto a quello dei vini fermi, crescendo del 29,18% in valore (per 5,4 milioni di dollari) e del 21,45% in volume, con più di 10mila hl venduti all’estero a un prezzo medio di 5,44 dollari al litro (+6,37%).
I vini generici invece hanno dato il colpo più basso alle esportazioni; questa tipologia perde il 41% in volume (totale 146mila ettolitri) e il 35% in valore, per un fatturato di 18 milioni di dollari. Cresce invece il loro prezzo medio_ +10,63%.
Le esportazioni di vini varietali crescono in volume e nel prezzo medio (+10,2%, 700mila hl, 3,25$ al litro, +14,14%) ma perdono nel fatturato il 5,38%, per un totale di 227,4 milioni di dollari.
Il vino in bottiglia esportato nei primi quattro mesi dell’anno dall’Argentina ha raggiunto un volume di 569 mila ettolitri (-11,33% sullo stesso periodo del 2013) e un fatturato di 222,8 milioni di dollari (-10,79%). Lo sfuso invece cresce in volume, +14,46% (tot. 287mila ettolitri) e in valore, +24,65%, per un fatturato totale di 29,7 milioni di dollari.
Il vino in bottiglia vale il 64% dei volumi e l’88,88% del valore delle esportazioni, lo sfuso il 33,6% dei volumi e l’11,2% del valore.
FEB