Per la prima volta da anni, la scarsità di prodotto ha messo la base in situazione di dominanza.
Oggi il prezzo lo fa chi vende, non chi compra. Con la difficoltà di trasferire gli aumenti
alla distribuzione, la situazione per gli imbottigliatori e commercianti diventa complicata.
E se il potenziale produttivo è destinato a rimanere su questi livelli in futuro, con una cooperazione
che è diventata sempre più robusta e organizzata anche a livello commerciale, le logiche
di compravendita (quando non aziendali) dovranno evolvere, per poggiare su rapporti di filiera
non più speculativi, ma all’insegna della collaborazione e della pianificazione.
Premessa necessaria per costruire una sana dialettica con la Gdo
12 febbraio 2012 | Carlo Flamini
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