Il vino è come un’opera d’arte: questo è uno dei dati che emerge dalla ricerca “Arte in tempo di crisi: l’importanza di investire in un settore chiave per la rinascita del Paese”, condotta dall’istituto Ispo di Renato Mannheimer secondo la quale l’84% degli intervistati percepisce vino e arte come due esempi di prodotti made in Italy, simboli della migliore tradizione italiana, riconosciuta anche all’estero, nonché beni sui quali investire, anche in tempo di crisi, poiché aumentano il loro valore negli anni.
L’indagine, condotta su un campione di 800 persone statisticamente rappresentativo della popolazione italiana di condizione socio-economica medio-alta, è stata commissionata da Marchesi de’ Frescobaldi ed illustrata a Milano in occasione della premiazione della prima edizione del concorso “Artisti per Frescobaldi”. L’iniziativa, ideata da Tiziana Frescobaldi e curata da Ludovico Pratesi, nasce per promuovere le creazioni di giovani artisti emergenti che legano il vino all’arte attraverso nuovi linguaggi espressivi. A vincere è stata la fotografia di Elisa Sighicelli “Senza titolo (una botte di ferro)”: in concorso c’erano anche le opere di Rä di Martino e Giovanni Ozzola.
Per celebrare le opere create per questa prima edizione, nel marzo 2013 saranno presentate a Vinitaly le tre magnum di Castel Giocondo Brunello di Montalcino 2008, con le etichette realizzate dai tre artisti protagonisti del premio, in edizione limitata.
Tornando ai risultati dello studio di Ispo, sebbene l’atteggiamento delle famiglie italiane sia prevalentemente orientato al risparmio – con 1italiano su 4 che ammette di avere diminuito le spese per tutte le forme di cultura che lo riguardano – più della metà degli intervistati (2 su 3) ritiene giusto che lo Stato investa in cultura anche in tempo di crisi in quanto l’arte produce valore.
Quasi l’89% degli intervistati, ritiene inoltre, che investire in cultura significhi puntare sulla rinascita del Paese mentre il 90% lo considera come un servizio che permette di arricchire anche le generazioni future. Parallelamente l’arte viene anche vista come un possibile sbocco lavorativo per i giovani (88% degli intervistati) e circa 2 intervistati su 3 esprimono sempre un atteggiamento positivo nei confronti del sostegno delle aziende all’arte.
L.Z.
Nella foto, l’opera vincitrice del concorso Senza titolo (una botte di ferro) di Elisa Sighicelli