Dopo Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, ci occupiamo del vigneto dell’Alto Adige, il cui orientamento per colore è mutato nel corso dell’ultimo decennio. Nel 2000 si poteva affermare con certezza che erano le varietà nere a prevalere, nel 59% delle superfici vitate provinciali, con a capo la famiglia delle Schiave, che con poco meno di 2 mila ettari ne rappresentavano il 40%. Schiava grossa e Schiava gentile, in particolare, erano le due varietà più diffuse. Ma in dieci anni molto è cambiato. Dal Censimento Istat del 2010 le uve appartenenti a questa famiglia risultano occupare complessivamente 970 ettari, ovvero solo il 18% del vigneto provinciale. Come gruppo restano ancora le più diffuse, ma la loro incidenza si è nettamente ridimensionata, e comunque considerate singolarmente sono state superate da altre varietà.
* L’uva di altro colore include Pinot grigio e le varietà rosate, secondo la classificazione del Registro nazionale delle varietà di vite
Nel frattempo, infatti, si è assistito a una crescita gli impianti di Pinot grigio e di Traminer aromatico, divenuti nell’ordine il primo e il secondo vitigno per diffusione in Alto Adige, rispettivamente con 570 e 540 ettari, l’11 e il 10 per cento della superficie vitata provinciale. Entrambi avrebbero più che raddoppiato le superfici rispetto al 2000 (quando ne erano stati rilevati, rispettivamente, 260 e 210 ettari).
Trainati soprattutto dal Pinot grigio, ma anche da un’interessante crescita del Sauvignon, le varietà internazionali sarebbero aumentate di peso. Quelle tipicamente più diffuse in Alto Adige, ovvero Pinot grigio, Chardonnay, Pinot bianco, Pinot nero, Sauvignon, Merlot e Cabernet Sauvignon, che nel 2000 occupavano 1.820 ettari e il 38% del vigneto provinciale, dieci anni dopo, con oltre 2.500 ettari, risultano rappresentare quasi la metà, il 48%, delle superfici vitate.
A completare il quadro, 420 ettari di una varietà caratteristica di queste parti, il Lagrein, in crescita rispetto al 2000, e anche oltre 200 ettari di Müller Thurgau.
Per effetto delle tendenze recenti, il vigneto altoatesino ha oggi una composizione varietale molto più frammentata di dieci anni fa. Inoltre mostra un’incidenza delle uve nere circoscritta al 44%, con un 35% di uve bianche e un 21% di uve di altro colore, costituite di fatto dalle due varietà più presenti nei vigneti altoatesini: il Pinot grigio e il rosato Traminer aromatico.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Censimento Istat. Sui numeri in distribuzione al Simei, un’ampia rassegna delle varietà coltivate in tutte le regioni d’Italia, con il dettaglio provinciale e la segmentazione Dop-comuni e per colore